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The pencil of nature oli su tela di Antonio Bardino

The pencil of nature

oli su tela

di Antonio Bardino

6 dicembre 2018 – 20 gennaio 2019 

Vigne Surrau - Arzachena

Giovedì 6 dicembre negli spazi espositivi di Vigne Surrau in Arzachena si inaugura la mostra dell'artista Antonio Bardino “The pencil of nature”. 

Verrà esposta al pubblico una selezione delle ultime produzioni del pittore sardo residente a Udine: grandi tele dipinte a olio che esplorano la natura e l'ambiente, stese sulle pareti senza cornice. Il titolo della mostra “Il pennello della natura” è un omaggio dichiarato a William Henry Fox Talbot, nel 1844 realizzò il primo libro fotografico con immagini di natura.

 Come scrive Mariolina Cosseddu nella nota di presentazione: «...Una mostra come un giardino dismesso, uno spazio come aiuole abbandonate, le stanze del museo come i margini dimenticati di strade secondarie non più attraversate dalla presenza umana...

In questi “giardini involontari”  in cui si genera un ordine dinamico e senza argini, l’ingresso è invito a un vagare sconosciuto e interrogativo fino a perdersi nella magia di uno stato atemporale. Così suggeriscono le visioni di Bardino che ci conduce per mano verso un limite dove tutto si annulla e dove esplode la luce calda di una ritrovata spiritualità. La dimensione metafisica è assicurata, la temporalità interrotta, la pittura magnifica se stessa...». 

La mostra rimarrà aperta sino al 20 gennaio 2019 e potrà essere visitata tutti i giorni dalle 10,00 alle 20,00.

Antonio Bardino (Alghero 1973) Terminati gli studi in decorazione all’Accademia di Belle Arti di Sassari, si specializza in mosaico e si dedica alla sperimentazione di nuove tecnologie grafiche. È nella pittura che concentra la sua ricerca, dapprima indagando interni urbani, asettici e svuotati della presenza umana. In questa fase aeroporti, stazioni, luoghi di passaggio sono fotografati e riprodotti in modo nitido ed inequivocabile, con un controllo minuzioso della tecnica che ne sottolinea la freddezza e il carattere transitorio. Il ragionamento sulle vedute urbane, sull’intervento umano nella natura e nel paesaggio lo porta in seguito a scegliere di rappresentare i momenti in cui la natura si riappropria degli spazi sottratti dall’uomo. Nei lavori più recenti uno scarto ulteriore, sfruttando al massimo le potenzialità della materia e raggiungendo esiti al limite dell’astrazione, in cui le suggestioni dei paesaggi laterali non si appoggiano più soltanto ad un’immagine realistica, fotografica e rielaborata, ma alle sensazioni e alla memoria. Vive e lavora a Udine. 

Per informazioni: 

Vigne Surrau, tel 0789 82933 

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